martedì 5 novembre 2013

Più fumo che arrosto - origini del detto

 
Corneliano Bertario (Parco Adda Nord) - Castello Borromeo XIV sec.

L'antica prassi che ha dato origine al famoso detto "più fumo che arrosto" è il "launechild".

Il launechild è voce longobarda ch'ebbe molta fortuna. Il termine ebbe dapprima un significato di dono vicendevole o in certo qual modo il prezzo o la caparra della cosa donata. Poi assunse il significato sempre più simbolico: un pizzico, un riccio di capelli, un uovo e perfino il fumo d'un cappone cotto. Il che valse a introdurre il detto "in quella faccenda c'è più fumo che arrosto".
 
In una Cartula promissionis (compromesso) redatta in Corneliano (Milano) nel gennaio 1023 (documento citato anche in questa pagina di Wikipedia) dal notaio Arnaldo, e giudice della Casa imperiale, 
 
tal Oddone figlio del fu Bertario del luogo di Cornegliano, di legge longobarda, promette a Ugo, suo fratello e pure figlio del predetto Bertario, di non far causa per la metà dei beni posseduti da esso Ugo nei luoghi e fondi di Rovolo (Rogolo) Travanula (Traona) e Melle (Mello) in Valtellina. Come pegno della promessa si pratica il launechild.

I fratelli erano in lite per una questione di eredità sui suddetti beni di loro padre. Si rappacificarono e, come simbolo della promessa pace, praticano il launechild, con un capello, che Oddone consegna al fratello Ugo come pegno della promessa fatta.  

Spunto e corsivo da una pagina del libro "La sepolta Olonio e la sua Pieve" - Raccolta Documentaria Preistoria e Storia - di Martino Fattarelli.